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Ogni settimana la redazione di Focus Storia approfondisce un tema storico o rilegge in chiave storica un avvenimento di attualità. Per capire il presente scoprendo il passato. read less
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7 ottobre
6d ago
7 ottobre
In questo podcast – settimo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la vicenda del pogrom di Hamas contro Israele. Il 7 ottobre 2023 un gruppo di terroristi palestinesi appartenenti ad Hamas fa irruzione nel territorio dello Stato di Israele con un’azione spettacolare. Alle 6 del mattino i vertici dell’organizzazione palestinese danno il via all’operazione “Alluvione Al-Aqsa”, termine arabo che rimanda al quartiere di Gerusalemme in cui sorgono alcune delle moschee più sacre all’Islam. Vengono lanciati oltre 2500 razzi Kassam dalla Striscia di Gaza, che colgono di sorpresa le difese aeree israeliane e colpiscono diversi bersagli. Contemporaneamente, 3500 uomini armati tagliano come un coltello nel burro le difese di terra e penetrano in territorio israeliano da sud. Alcune unità attraversano il confine di filo spinato con dei deltaplani, per dirigersi verso centri abitati, luoghi di ritrovo e kibbutz. Sarà una strage. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La caccia ai leader di Hamas in Giordania
13-08-2024
La caccia ai leader di Hamas in Giordania
In questo podcast – settimo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la vicenda della lotta ad Hamas. Israele ha conosciuto fasi e condizioni di sicurezza molto diverse nella storia. Minacce esterne, aggressioni dai vicini, fenomeni di estremismo e fanatismo interno. Ogni volta, il Mossad ha avuto il compito di anticipare e distruggere queste minacce, anche in collaborazione con altri servizi segreti e con altri apparati dello Stato ebraico. Negli anni ’90 il pericolo principale si chiama Hamas, organizzazione estremista che in quegli anni si propone come l’ultimo baluardo della lotta palestinese, dando avvio ad una drammatica stagione di attentati. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Richard Nixon - Quarta parte
30-07-2024
Richard Nixon - Quarta parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 37° presidente degli Stati Uniti, il Repubblicano Richard Milhous Nixon, in carica dal 1969 al 1974. Il nome di Nixon è inestricabilmente legato a quello che fino a qualche anno fa era senza dubbio il più grave scandalo che avesse coinvolto la Casa Bianca in epoca moderna, ovvero il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon stesso (caso unico nella storia presidenziale). Così famoso, quasi iconico, è il caso Watergate che era divenuta prassi usare il suffisso -gate per dare una dimensione di crisi istituzionale a uno scandalo pubblico. Eppure Nixon è stato molto più del caso Watergate, così come Johnson prima di lui era stato molto di più del Vietnam. Così come Johnson, anche la presidenza Nixon è stata trasformativa, non tanto del governo federale per il suo intervento a sostegno della società, quanto della mappa elettorale politica degli Stati Uniti. Né si può trascurare il suo significativo lascito in politica estera. In questo episodio vedremo se anche l’eredità di Nixon aldilà dell’episodio del Watergate sia stata positiva, come era stato per Johnson, oppure se la sua sia stata una presidenza che ha arrecato più danni che benefici all’America. Nixon nasce povero, in un piccolo centro urbano della California meridionale, in una famiglia di quaccheri, il 9 gennaio 1913. Riesce comunque a laurearsi al college (il Duke), poi intraprese la carriera di avvocato prima di finire a lavorare per il governo federale a Washington nei primi anni ’40. Dopo aver partecipato un po’ alla lontana alla II Guerra Mondiale (fu impiegato nella logistica nel Pacifico, ma bisogna dire che insistette per fare il servizio militare attivo nonostante fosse esentato), nel ’46 viene eletto alla Camera dei Rappresentanti (dopo una campagna finanziata anche con le sue vincite a poker), dove si distingue per il suo furore anti-comunista. Nel ’50 vince un seggio al Senato (dopo aver sconfitto una candidata donna, Helen Douglas), che lascia però già a inizio ’53 per spostarsi alla Casa Bianca come vice-presidente di Eisenhower. Dopo otto anni di vice-presidenza (i secondi 4 ottenuti con un famoso discorso intitolato a un cane), perde prima le presidenziali del ’60 contro Kennedy e poi la corsa senatoriale in California del ’62, il che lo porta a ritirarsi dalla vita politica. Ritiro dal quale però riemerge trionfalmente nel ’68, quando si ripresenta e vince le presidenziali. Cominciano così sei anni di turbolenta presidenza. Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Richard Nixon - Terza parte
30-07-2024
Richard Nixon - Terza parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 37° presidente degli Stati Uniti, il Repubblicano Richard Milhous Nixon, in carica dal 1969 al 1974. Il nome di Nixon è inestricabilmente legato a quello che fino a qualche anno fa era senza dubbio il più grave scandalo che avesse coinvolto la Casa Bianca in epoca moderna, ovvero il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon stesso (caso unico nella storia presidenziale). Così famoso, quasi iconico, è il caso Watergate che era divenuta prassi usare il suffisso -gate per dare una dimensione di crisi istituzionale a uno scandalo pubblico. Eppure Nixon è stato molto più del caso Watergate, così come Johnson prima di lui era stato molto di più del Vietnam. Così come Johnson, anche la presidenza Nixon è stata trasformativa, non tanto del governo federale per il suo intervento a sostegno della società, quanto della mappa elettorale politica degli Stati Uniti. Né si può trascurare il suo significativo lascito in politica estera. In questo episodio vedremo se anche l’eredità di Nixon aldilà dell’episodio del Watergate sia stata positiva, come era stato per Johnson, oppure se la sua sia stata una presidenza che ha arrecato più danni che benefici all’America. Nixon nasce povero, in un piccolo centro urbano della California meridionale, in una famiglia di quaccheri, il 9 gennaio 1913. Riesce comunque a laurearsi al college (il Duke), poi intraprese la carriera di avvocato prima di finire a lavorare per il governo federale a Washington nei primi anni ’40. Dopo aver partecipato un po’ alla lontana alla II Guerra Mondiale (fu impiegato nella logistica nel Pacifico, ma bisogna dire che insistette per fare il servizio militare attivo nonostante fosse esentato), nel ’46 viene eletto alla Camera dei Rappresentanti (dopo una campagna finanziata anche con le sue vincite a poker), dove si distingue per il suo furore anti-comunista. Nel ’50 vince un seggio al Senato (dopo aver sconfitto una candidata donna, Helen Douglas), che lascia però già a inizio ’53 per spostarsi alla Casa Bianca come vice-presidente di Eisenhower. Dopo otto anni di vice-presidenza (i secondi 4 ottenuti con un famoso discorso intitolato a un cane), perde prima le presidenziali del ’60 contro Kennedy e poi la corsa senatoriale in California del ’62, il che lo porta a ritirarsi dalla vita politica. Ritiro dal quale però riemerge trionfalmente nel ’68, quando si ripresenta e vince le presidenziali. Cominciano così sei anni di turbolenta presidenza. Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Richard Nixon - Seconda parte
30-07-2024
Richard Nixon - Seconda parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 37° presidente degli Stati Uniti, il Repubblicano Richard Milhous Nixon, in carica dal 1969 al 1974. Il nome di Nixon è inestricabilmente legato a quello che fino a qualche anno fa era senza dubbio il più grave scandalo che avesse coinvolto la Casa Bianca in epoca moderna, ovvero il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon stesso (caso unico nella storia presidenziale). Così famoso, quasi iconico, è il caso Watergate che era divenuta prassi usare il suffisso -gate per dare una dimensione di crisi istituzionale a uno scandalo pubblico. Eppure Nixon è stato molto più del caso Watergate, così come Johnson prima di lui era stato molto di più del Vietnam. Così come Johnson, anche la presidenza Nixon è stata trasformativa, non tanto del governo federale per il suo intervento a sostegno della società, quanto della mappa elettorale politica degli Stati Uniti. Né si può trascurare il suo significativo lascito in politica estera. In questo episodio vedremo se anche l’eredità di Nixon aldilà dell’episodio del Watergate sia stata positiva, come era stato per Johnson, oppure se la sua sia stata una presidenza che ha arrecato più danni che benefici all’America. Nixon nasce povero, in un piccolo centro urbano della California meridionale, in una famiglia di quaccheri, il 9 gennaio 1913. Riesce comunque a laurearsi al college (il Duke), poi intraprese la carriera di avvocato prima di finire a lavorare per il governo federale a Washington nei primi anni ’40. Dopo aver partecipato un po’ alla lontana alla II Guerra Mondiale (fu impiegato nella logistica nel Pacifico, ma bisogna dire che insistette per fare il servizio militare attivo nonostante fosse esentato), nel ’46 viene eletto alla Camera dei Rappresentanti (dopo una campagna finanziata anche con le sue vincite a poker), dove si distingue per il suo furore anti-comunista. Nel ’50 vince un seggio al Senato (dopo aver sconfitto una candidata donna, Helen Douglas), che lascia però già a inizio ’53 per spostarsi alla Casa Bianca come vice-presidente di Eisenhower. Dopo otto anni di vice-presidenza (i secondi 4 ottenuti con un famoso discorso intitolato a un cane), perde prima le presidenziali del ’60 contro Kennedy e poi la corsa senatoriale in California del ’62, il che lo porta a ritirarsi dalla vita politica. Ritiro dal quale però riemerge trionfalmente nel ’68, quando si ripresenta e vince le presidenziali. Cominciano così sei anni di turbolenta presidenza. Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Richard Nixon - Prima parte
30-07-2024
Richard Nixon - Prima parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Parliamo del 37° presidente degli Stati Uniti, il Repubblicano Richard Milhous Nixon, in carica dal 1969 al 1974. Il nome di Nixon è inestricabilmente legato a quello che fino a qualche anno fa era senza dubbio il più grave scandalo che avesse coinvolto la Casa Bianca in epoca moderna, ovvero il caso Watergate che portò alle dimissioni di Nixon stesso (caso unico nella storia presidenziale). Così famoso, quasi iconico, è il caso Watergate che era divenuta prassi usare il suffisso -gate per dare una dimensione di crisi istituzionale a uno scandalo pubblico. Eppure Nixon è stato molto più del caso Watergate, così come Johnson prima di lui era stato molto di più del Vietnam. Così come Johnson, anche la presidenza Nixon è stata trasformativa, non tanto del governo federale per il suo intervento a sostegno della società, quanto della mappa elettorale politica degli Stati Uniti. Né si può trascurare il suo significativo lascito in politica estera. In questo episodio vedremo se anche l’eredità di Nixon aldilà dell’episodio del Watergate sia stata positiva, come era stato per Johnson, oppure se la sua sia stata una presidenza che ha arrecato più danni che benefici all’America. Nixon nasce povero, in un piccolo centro urbano della California meridionale, in una famiglia di quaccheri, il 9 gennaio 1913. Riesce comunque a laurearsi al college (il Duke), poi intraprese la carriera di avvocato prima di finire a lavorare per il governo federale a Washington nei primi anni ’40. Dopo aver partecipato un po’ alla lontana alla II Guerra Mondiale (fu impiegato nella logistica nel Pacifico, ma bisogna dire che insistette per fare il servizio militare attivo nonostante fosse esentato), nel ’46 viene eletto alla Camera dei Rappresentanti (dopo una campagna finanziata anche con le sue vincite a poker), dove si distingue per il suo furore anti-comunista. Nel ’50 vince un seggio al Senato (dopo aver sconfitto una candidata donna, Helen Douglas), che lascia però già a inizio ’53 per spostarsi alla Casa Bianca come vice-presidente di Eisenhower. Dopo otto anni di vice-presidenza (i secondi 4 ottenuti con un famoso discorso intitolato a un cane), perde prima le presidenziali del ’60 contro Kennedy e poi la corsa senatoriale in California del ’62, il che lo porta a ritirarsi dalla vita politica. Ritiro dal quale però riemerge trionfalmente nel ’68, quando si ripresenta e vince le presidenziali. Cominciano così sei anni di turbolenta presidenza. Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Le Olimpiadi di Monaco e la caccia a Settembre Nero
19-07-2024
Le Olimpiadi di Monaco e la caccia a Settembre Nero
In questo podcast – quinto episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta le vicende delle Olimpiadi di Monaco del e la conseguente caccia a Settembre Nero.  Il Massacro di Monaco fu un attacco terroristico contro i membri della squadra olimpica israeliana ai Giochi estivi di Monaco del 1972, orchestrato da affiliati del gruppo militante palestinese Settembre Nero. La giornata di terrore iniziò alle 4:30 del mattino del 5 settembre 1972, quando otto militanti palestinesi affiliati a Settembre Nero, una propaggine del gruppo palestinese Fatah, scavalcarono la recinzione che circondava il Villaggio Olimpico di Monaco. Travestiti da atleti e utilizzando chiavi rubate, si introdussero negli alloggi della squadra olimpica israeliana al 31 di Connollystrasse. Furono subito uccisi due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e presi in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Un successivo tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi  ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I Mercenari - Terza parte
12-07-2024
I Mercenari - Terza parte
In questo podcast, l’Ambasciatore Domenico Vecchioni racconta il fenomeno dei mercenari. La storia del mercenarismo può essere sinteticamente ripercorsa attraverso cinque grandi periodi storici , che ne attestano le evoluzioni e le trasformazioni, gli splendori e le miserie e anche per così dire le …costanti. E cioè i comportamenti comuni dei professionisti della guerra, di soldati cioè che combattono guerre altrui per una remunerazione, una mercede appunto. L’antichità – Il Rinascimento e i grandi condottieri italiani – I mercenari avventurieri – Il secondo dopoguerra – I mercenari nell’ambito delle moderne, grandi società militari private: questa la struttura del racconto. Domenico Vecchioni ha scritto “Mercenari. Il mestiere della guerra dall’antica Grecia al Gruppo Wagner” per le edizioni Diarkos. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I Mercenari - Seconda parte
12-07-2024
I Mercenari - Seconda parte
In questo podcast, l’Ambasciatore Domenico Vecchioni racconta il fenomeno dei mercenari. La storia del mercenarismo può essere sinteticamente ripercorsa attraverso cinque grandi periodi storici , che ne attestano le evoluzioni e le trasformazioni, gli splendori e le miserie e anche per così dire le …costanti. E cioè i comportamenti comuni dei professionisti della guerra, di soldati cioè che combattono guerre altrui per una remunerazione, una mercede appunto. L’antichità – Il Rinascimento e i grandi condottieri italiani – I mercenari avventurieri – Il secondo dopoguerra – I mercenari nell’ambito delle moderne, grandi società militari private: questa la struttura del racconto. Domenico Vecchioni ha scritto “Mercenari. Il mestiere della guerra dall’antica Grecia al Gruppo Wagner” per le edizioni Diarkos. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I Mercenari . Prima parte
12-07-2024
I Mercenari . Prima parte
In questo podcast, l’Ambasciatore Domenico Vecchioni racconta il fenomeno dei mercenari. La storia del mercenarismo può essere sinteticamente ripercorsa attraverso cinque grandi periodi storici , che ne attestano le evoluzioni e le trasformazioni, gli splendori e le miserie e anche per così dire le …costanti. E cioè i comportamenti comuni dei professionisti della guerra, di soldati cioè che combattono guerre altrui per una remunerazione, una mercede appunto. L’antichità – Il Rinascimento e i grandi condottieri italiani – I mercenari avventurieri – Il secondo dopoguerra – I mercenari nell’ambito delle moderne, grandi società militari private: questa la struttura del racconto. Domenico Vecchioni ha scritto “Mercenari. Il mestiere della guerra dall’antica Grecia al Gruppo Wagner” per le edizioni Diarkos. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ashraf Marwan e i destini del Medio Oriente
04-07-2024
Ashraf Marwan e i destini del Medio Oriente
In questo podcast – quarto episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la vicenda di Ashraf Marwan, imprenditore, agente segreto e politico egiziano. Chiamato in codice “Angelo”, Ashraf Marwan, genero dell’ex presidente egiziano Gamal Abdul Nasser, avvertì il Mossad che la Guerra dello Yom Kippur stava per scoppiare. Il giorno prima dello scoppio della guerra, Marwan aveva avvertito Zvi Zamir, allora capo del Mossad, che “c’è il 99% di possibilità che la guerra inizi domani… inizierà contemporaneamente su entrambi i fronti, quello egiziano e quello siriano”. Marwan disse a Zamir che gli egiziani avevano intenzione di lanciare un massiccio sbarramento di artiglieria e di “spostare quasi tutto l’esercito attraverso il Canale di Suez”. Gli disse anche che i siriani “avevano intenzione di catturare le alture del Golan”. Gli avvertimenti furono ampiamente ignorati dai leader politici e militari e l’attacco colse Israele di sorpresa. Il 27 giugno 2007, Marwan precipita dal balcone del quarto piano di un elegante palazzo di Londra. Non è mai stato stabilito con certezza se sia caduto o se sia stato spinto. Le autorità egiziane organizzarono un grande funerale acclamando Marwan come un eroe. Nel 2018 Netflix ha trasmesso il film “The Angel”, che mette in luce il ruolo di Marwan nella guerra. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Guerra del Kippur
29-06-2024
La Guerra del Kippur
In questo podcast – terzo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la Guerra del Kippur. La Guerra dello Yom Kippur, quarta guerra arabo-israeliana, iniziata da Egitto e Siria il 6 ottobre 1973, nel giorno sacro ebraico dello Yom Kippur e durante il Ramadan, durò fino al 26 ottobre 1973. Il conflitto finì per coinvolgere sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica in un confronto indiretto in difesa dei rispettivi alleati. Fu lanciata con l’obiettivo diplomatico di convincere un castigato – anche se ancora imbattuto – Israele a negoziare condizioni più favorevoli ai Paesi arabi. La precedente guerra arabo-israeliana, la Guerra dei Sei Giorni (1967), in cui Israele aveva conquistato e occupato territori arabi tra cui la Penisola del Sinai e le Alture del Golan, era stata seguita da anni di scontri sporadici. Anwar Sadat, divenuto presidente dell’Egitto poco dopo la fine della Guerra di logoramento (1969-70), fece delle proposte per raggiungere un accordo pacifico se, in conformità con la Risoluzione 242 delle Nazioni Unite, Israele avesse restituito i territori conquistati. Israele rifiutò queste condizioni e gli scontri si trasformarono in una guerra su larga scala nel 1973. Nel pomeriggio del 6 ottobre Egitto e Siria attaccarono Israele contemporaneamente su due fronti. Con l’elemento sorpresa a loro vantaggio, le forze egiziane riuscirono ad attraversare il Canale di Suez con maggiore facilità del previsto, subendo solo una frazione delle perdite previste, mentre le forze siriane furono in grado di lanciare la loro offensiva contro le posizioni israeliane e di sfondare sulle alture del Golan. L’intensità degli assalti egiziani e siriani, così diversa dalla situazione del 1967, iniziò rapidamente a esaurire le scorte di munizioni di riserva di Israele. Il primo ministro israeliano Golda Meir si rivolse agli Stati Uniti per chiedere aiuto, mentre lo stato maggiore israeliano improvvisava frettolosamente una strategia di battaglia. La riluttanza degli Stati Uniti ad aiutare Israele cambiò rapidamente quando l’Unione Sovietica iniziò il proprio sforzo di rifornimento a Egitto e Siria. Il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon si oppose istituendo una linea di rifornimento d’emergenza per Israele, anche se i Paesi arabi imposero un costoso embargo petrolifero e diversi alleati degli Stati Uniti si rifiutarono di facilitare le spedizioni di armi. Con i rinforzi in arrivo, le Forze di Difesa Israeliane ribaltarono rapidamente la situazione. Israele riuscì a disattivare parte delle difese aeree egiziane, consentendo alle forze israeliane comandate dal generale Ariel Sharon di attraversare il Canale di Suez e circondare la Terza Armata egiziana. Sul fronte del Golan, le truppe israeliane, a caro prezzo, respinsero i siriani e avanzarono fino al limite dell’altopiano del Golan sulla strada per Damasco. Il 22 ottobre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adottò la risoluzione 338, che chiedeva la fine immediata dei combattimenti; nonostante ciò, le ostilità continuarono per diversi giorni, spingendo le Nazioni Unite a reiterare l’appello al cessate il fuoco con le risoluzioni 339 e 340. Con la crescente pressione internazionale, la guerra cessò finalmente il 26 ottobre. Israele firmò un accordo formale di cessate il fuoco con l’Egitto l’11 novembre e con la Siria il 31 maggio 1974. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lyndon Baines Johnson - Terza parte
24-06-2024
Lyndon Baines Johnson - Terza parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un’immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato’ John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all’azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un’istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l’opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c’è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l’aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l’episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l’ambizione di diventare senatore. Tra ’49 e ’60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l’entourage di JFK come vice-presidente di quest’ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all’assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l’Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lyndon Baines Johnson - Seconda parte
24-06-2024
Lyndon Baines Johnson - Seconda parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un’immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato’ John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all’azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un’istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l’opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c’è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l’aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l’episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l’ambizione di diventare senatore. Tra ’49 e ’60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l’entourage di JFK come vice-presidente di quest’ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all’assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l’Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lyndon Baines Johnson - Prima parte
24-06-2024
Lyndon Baines Johnson - Prima parte
Tredici presidenti – la vita, l’azione di governo, l’impatto che hanno avuto sull’America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un’immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato’ John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all’azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un’istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l’opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c’è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l’aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l’episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l’ambizione di diventare senatore. Tra ’49 e ’60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l’entourage di JFK come vice-presidente di quest’ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all’assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l’Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ----------- Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Operazione Damocle
20-06-2024
L’Operazione Damocle
In questo podcast – secondo episodio della docuserie “Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo” – l’analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta l’Operazione Damocle.  Nel luglio 1962, il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser annunciò il successo di quattro test di missili in grado di colpire qualsiasi punto di Israele. L’annuncio dell’Egitto fu una sorpresa e Israele apprese in seguito che Nasser aveva reclutato scienziati tedeschi che avevano sviluppato i razzi V1 e V2 lanciati dai nazisti contro la Gran Bretagna durante la guerra per costruire missili per lui. Secondo Otto Joklik, uno scienziato austriaco coinvolto nel progetto, che aveva sede in una struttura segreta nel deserto nota come Fabbrica 333, i razzi in fase di sviluppo erano programmati per utilizzare una scoria radioattiva. Il Primo Ministro David Ben-Gurion incaricò il Mossad di impedire all’Egitto di produrre i missili. Il Mossad iniziò quindi l’Operazione Damocle per spaventare e, se necessario, eliminare gli scienziati che aiutavano gli egiziani. Nel settembre 1962, Heinz Krug, capo di una società di comodo della Factory 333 chiamata Intra, scomparve a Monaco. Il Mossad organizzò un’operazione che coinvolgeva un ex ufficiale delle SS ed eroe di guerra di nome Otto Skorzeny, che Krug credeva avrebbe aiutato a tenere al sicuro lui e gli altri scienziati. Invece, Skorzeny uccise Krug e una squadra di agenti israeliani versò dell’acido sul suo corpo e seppellì i suoi resti nella foresta fuori Monaco. Il capo della squadra del Mossad era Yitzhak Shamir, capo dell’unità per le operazioni speciali e in seguito primo ministro. A novembre, due pacchi bomba arrivarono nell’ufficio del direttore del progetto missilistico, Wolfgang Pilz, mutilando la sua segretaria e uccidendo cinque lavoratori egiziani. Nel febbraio 1963, un altro scienziato, Hans Kleinwachter, sfuggì a un’imboscata in Svizzera. In aprile, due agenti del Mossad a Basilea minacciarono di uccidere il direttore del progetto Paul Goerke e sua figlia. Un colpo di pistola fu sparato contro un professore della Germania occidentale che stava effettuando ricerche elettroniche per l’Egitto nella città di Lörrach. Due agenti del Mossad, Joseph Ben-Gal, israeliano, e Otto Joklik, austriaco, furono arrestati in Svizzera per aver minacciato la figlia di Goerke. La pubblicità che ne seguì provocò uno scandalo e minacciò lo sforzo diplomatico in corso per migliorare le relazioni tra Israele e la Germania occidentale. Secondo Ronen Bergman, gli israeliani dissero al governo della Germania Ovest della Factory 333 e i tedeschi offrirono agli scienziati un lavoro in Germania. “Quasi tutti gli scienziati accettarono, forse temendo per la loro vita, e l’Egitto abbandonò il suo piano”. Ben-Gurion fermò l’operazione e il direttore del Mossad Isser Harel si dimise. Il suo sostituto, Meir Amit, sostenne che Harel aveva sopravvalutato il pericolo per Israele rappresentato dal programma missilistico egiziano. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La cattura di Eichmann
13-06-2024
La cattura di Eichmann
In questo podcast - primo episodio della docuserie "Il Mossad. Successi e fallimenti del più grande e temuto servizio segreto al mondo", l'analista strategico Gianluca Ansalone (Docente di Geopolitica al Campus Biomedico di Roma-Università di Roma Tor Vergata) racconta la cattura di Adolf Eichmann, uno degli architetti nazisti della "Soluzione finale".  Nel dicembre 1944, prima che potesse completare la deportazione degli ebrei di Budapest e pochi giorni prima che la capitale ungherese cadesse in mano all'Armata Rossa, Eichmann si rifugiò frettolosamente in Germania. Poco dopo fu catturato dagli americani, che lo colsero mascherato sotto il falso nome di Otto Eckmann. Dopo essere fuggito dal campo di detenzione americano nel gennaio 1946, si nascose per alcuni mesi in una fattoria e andò a vivere nella zona di occupazione britannica sotto l'identità di Otto Henninger. Come molti criminali nazisti, nel 1950 ottenne un "certificato di indulgenza" della Chiesa cattolica, che gli permise di imbarcarsi clandestinamente dall'Italia all'Argentina sotto la falsa identità di "Ricardo Klement". In quel periodo, l'Argentina era diventata un rifugio sicuro per migliaia di criminali nazisti che arrivavano attraverso la cosiddetta "via dei topi". Sotto falso nome, Eichmann fu assunto nell'officina della Mercedes-Benz. Nel 1952 la moglie e i figli lo raggiunsero. Il ruolo significativo di Eichmann come uno degli architetti della "Soluzione Finale" degli ebrei europei cominciò a emergere alla fine degli anni Quaranta. Fin dai primi anni Cinquanta, proliferarono le voci che sostenevano che egli si trovasse in Sud America, come i servizi segreti della Germania occidentale e degli Stati Uniti avevano già appreso con certezza. Ma fu grazie alla determinazione e alla perseveranza di alcuni individui decisi a svelare la vera identità di "Ricardo Klement" che gli agenti del Mossad israeliano lanciarono una caccia che si concluse con la cattura di Eichmann l'11 maggio 1960. Fritz Bauer, il procuratore generale (ebreo) dello Stato tedesco occidentale dell'Assia, agendo al di fuori del suo ruolo formale per timore che un'azione ufficiale potesse ostacolare il successo dell'operazione, trasmise al governo israeliano precise informazioni sulla posizione di Eichmann. Lothar Hermann, un sopravvissuto all'Olocausto di origine tedesca emigrato in Argentina, spinse il Mossad ad agire sulla base di informazioni particolarmente credibili ricevute dalla figlia Sylvia, che aveva legami sentimentali con uno dei figli di Eichmann, Klaus. A ciò si aggiunge la vigorosa attività del cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal e dell'agente del Mossad Manus Diamant, che ha trovato un ritratto fotografico di Eichmann risalente agli anni della guerra. Ognuno di loro, a modo suo, preparò la strada al Mossad per pianificare ed eseguire l'operazione di rapimento. La squadra comprendeva: Rafi Eitan, Peter Malkin, Zvi Aharoni e Moshe Tabor. L'operazione fu condotta sotto il comando del capo del Mossad Isser Harel con l'appoggio del Primo Ministro David Ben-Gurion. Dopo aver catturato Eichmann vicino alla sua casa di via Garibaldi, in un sobborgo di Buenos Aires, i suoi rapitori lo portarono di corsa in un luogo di occultamento. Sotto interrogatorio, Eichmann ammise la sua vera identità e firmò un documento in cui dava il consenso a essere processato in Israele. Undici giorni dopo fu trasportato clandestinamente in Israele su un aereo di linea della El Al. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La public History
04-06-2024
La public History
La Public History (Storia pubblica) è un campo delle scienze storiche a cui aderiscono coloro che svolgono attività attinenti alla ricerca, alla comunicazione e alla pratica della storia, come alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, materiale e immateriale. Tali attività si realizzano con e per diversi pubblici, tanto all’interno quanto all’esterno degli ambiti accademici e istituzionali, nel pubblico e nel privato. In questo podcast, il Dott. Serge Noiret – tra il 2010 e il 2012 co-fondatore negli USA della International Federation for Public History (IFPH-FIHP) di cui fu il primo presidente (2012-2017) e nel 2016-2017 cofondatore dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH) – e il Prof. Paolo Carusi – docente di Storia Contemporanea di Roma Tre e membro del comitato scientifico-organizzativo del convegno – ci raccontano quanto sia importante la Public History. Il podcast è realizzato in occasione della 6° edizione della conferenza “Anvedi che storia!” presso il Dipartimento di studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre, organizzata dall’Associazione Italiana di Public History. La AIPH, nata nel 2016 con il sostegno della International Federation for Public History (IFPH) e della Giunta Centrale per gli Studi Storici, ha tra i suoi compiti principali quelli di promuovere la conoscenza storica e delle metodologie della ricerca storica presso presso pubblici diversi favorendo il dialogo multidisciplinare, valorizzare le pratiche e le esperienze relative alla storia che puntano sul coinvolgimento attivo di gruppi e comunità anche nel mondo digitale e favorire la crescita e la formazione di public historian che operano all’esterno degli ambienti accademici. Con la collaborazione di Deborah Natale. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della Storia ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Pensione Oltremare
20-05-2024
La Pensione Oltremare
Una pensione, un esercizio commerciale, trasformato in luogo di sevizie e di torture della banda Koch, uno dei centri di polizia della Repubblica Sociale italiana più feroci della repressione dell’antifascismo durante l’occupazione nazista a Roma. Questo è stata la pensione Oltremare di Roma, situata al quinto piano di un palazzo in via Principe Amedeo, 2 in un quartiere residenziale nei pressi della stazione Termini tra febbraio e aprile 1944. Oggi questi locali sono occupati dalla redazione di RadioRadicale. Ascolterete le voci di Andrea Maori, saggista e collaboratore dell’Archivio audio-video di RadioRadicale – autore di “Pensione Oltremare” per Tralerighe Libri – Amedeo Osti Guerrazzi, storico, collaboratore del Museo della Shoah – autore di “Gli specialisti dell’odio” per Giuntina – e di Giovanna Reanda, direttrice di RadioRadicale. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Eventi e luoghi  ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices